Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2023

C'è una sindrome di Stendhal per il cinema?

Immagine
 La sindrome di Stendhal è un'affezione psicosomatica che provoca tachicardia, capogiri, vertigini, confusione e allucinazioni in soggetti messi al cospetto di opere d'arte di straordinaria bellezza, specialmente se sono localizzate in spazi limitati. A me capita, ogni qual volta vedo la scena del volo delle biciclette del film di ET, di mettermi a piangere. La scena, oggettivamente, non ha nulla di commovente e nemmeno di particolarmente drammatico: mi emoziona la scena in sé, perché rappresenta, a suo modo, la quinta essenza del cinema fantastico (l'effetto speciale, i bambini che trionfano, poi vogliamo mettere la musica di John Williams) e però bisogna che sia una scena spettacolare e molto emozionante.

Ghostbusters Legacy ****

Immagine
 Ghostbusters Afterlife, Stati Uniti 2021, di Jason Reitman, con Carrie Coon, Finn Wolfhard, Mckenna Grace, Bokeem Woodbine, Paul Rudd, Logan Kim, Dan Akroyd, Sigourney Weaver, Bill Murray, Ernie Hudson, Annie Potts, J.K Simmons. La famiglia Spengler (figlia e due nipoti) ereditano una vecchia fattoria dove il parente (Ramis) si era rifugiato per combattere l'entità fronteggiata nel primo film, senza però farne parola con alcuno, attirandosi l'ilarità dei compaesani e l'acredine dei vecchi amici, saranno i due nipoti (Coon e Wolfhard) a risolvere la situazione, grazie anche all'aiuto del vecchi Ghostbusters. A metà strada fra un prodotto per nuove generazioni e un omaggio ai due precedenti episodi (escluso ogni riferimento al remake tutto al femminile), in particolare al primo, ne è venuta fuori una pellicola godibile, forse un po' troppo collegata al primo film (e sicuramente chi ne ha un fresco ricordo riuscirà ad apprezzare meglio questa pellicola), merito soprat

True Lies *****

Immagine
 True Lies, Usa 1994, di James Cameron, con Arnold Schwarzenegger, Jamie Lee Curtis, Tom Arnold, Bill Paxton, Art Malik, Tia Carrere, Grant Heslov, Charlton Heston. Harry Tasker (Schwarzenegger) conduce una doppia vita: "di giorno" anonimo impiegato, "di notte" agente segreto governativo impegnato a salvare il mondo. I problemi inizieranno quando la moglie (Curtis) viene avvicinata da un sedicente agente segreto truffatore (Paxton) e viene convinta a fare anch'ella l'agente segreto, ma chiaramente è una truffa. Spassosa, gustosa commedia d'azione in versione simil Bond. La parte che riguarda il finto coinvolgimento della moglie di Tasker è forse un po' tirata per le lunghe che si corre il rischio di perdere il focus del film, almeno per chi lo guarda la prima volta, ma la scena dello spogliarello è da antologia, come tante altre sequenze.  Cameo per Charlton Heston che interpreta, da par suo, il direttore dell'Agenzia. Nomination agli Oscar per g

Il Presidente, una storia d'amore ******

Immagine
 The American President, Usa 1995 di Rob Reiner, con Michael Douglas, Anette Bening, Martin Sheen, Michael J. Fox, Richard Dreyfuss, David Paymer Il Presidente degli Stati Uniti (Douglas) si innamora della lobbista ambientalista Sidney Wade (Bening), sullo sfondo la corsa per la rielezione fra minacce libiche e progetti di legge da portare al voto e l'opposizione del candidato repubblicano Rumsom (Dreyfuss, non accreditato) Se l'attività politica del presidente, nonostante sia il motore della storia, rimane comunque sullo sfondo: il focus è proprio la storia d'amore fra i due protagonisti. Non un film melenso però, merito delle sceneggiatura dell'abile Aron Sorkin e della regia magistrale di Reiner. Nomination ai Golden Globe per Douglas e Bening