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Visualizzazione dei post da maggio, 2019

Avatar ******

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(Stati Uniti, 2009) di James Cameron, con Sam Worthington, Sigourney Weaver, Stephen Lagn, Zoe Saldana, Michelle Rodriguez, Giovanni Ribisi. Nel 2154 una compagnia interplanetaria terrestre, la RDA, è da alcuni anni all'opera su Pandora, luna del gigante gassoso Polifemo, appartenente al sistema stellare Alfa Centauri. Pandora è un mondo primordiale ricoperto da foreste pluviali, le cui flora e fauna sono di dimensioni decisamente superiori rispetto a quelle terrestri. Tra le specie del pianeta ve n'è una di umanoidi senzienti chiamati Na'vi, alti mediamente anche più di 3 metri e con pelle blu striata. L'atmosfera del satellite è tossica per gli umani che devono indossare apposite maschere filtranti; inoltre sono stati sviluppati gli avatar, cioè ibridi creati in laboratorio con geni umani e geni Na'vi, ma privi di coscienza propria: infatti ciascun avatar può essere utilizzato e controllato solo dall'essere umano il cui DNA è stato impiegato per comporlo. Il

Wild Wild West ***

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(Stati Uniti, 1999) di Barry Sonnenfeld, con Will Smith, Kevin Kline, Kennet Branagh, Salma Hayek. Jim West (Smith) e Artemus Gordon (Kline) sono agenti segreti al servizio del presidente Grant (Kline); la loro missione fermare il Dottor Loveless (Branagh) che vuole la disgregazione dei fragili Stati Uniti d'America. Pimpante trasposizione cinematografica di un telefilm di successo, bistrattata ingiustamente dalla critica. L'atmosfera da fantawestern è azzeccata, grazie alle bellissime scenografie di Bo Welch, Will Smith rende suo a tutti gli effetti il personaggio (che nel telefilm originale non era di colore) e Kevin Kline recita da par suo nel doppio ruolo di agente segreto e presidente degli Stati Uniti. Kenneth Branagh si conferma strepitoso caratterista.

Speed ****

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(Stati Uniti, 1994) di Jan de Bont, con Keanu Reeves, Sandra Bullock, Jeff Daniels, Dennis Hopper. Una coppia di artificieri (Daniels, Reeves) sventa un attentato dinamitardo ad un ascensore ad opera di un terrorista solitario (Hopper), questi riesce a fuggire e per sfidare la polizia mette una bomba su un autobus: se questo scende sotto le 80 miglia orarie la bomba esploderà. Convincente thriller adrenalinico, soprattutto nella parte centrale, quella dell'autobus. Il film ha contribuito a lanciare Sandra Bullock Premio Oscar per il sonoro e il miglior montaggio sonoro

Kingsman - Secret Service ****

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(Kingsman: The Secret Service, Regno Unito, Stati Uniti, 2014) di Matthew Vaughn, con Colin Firth, Michael Kaine, Samuel L. Jackson, Mark Hamill, Sofia Boutella, Mark Strong, Taron Egerton. Giovane scapestrato (Egerton) viene reclutato da un prestigioso servizio segreto, i Kingsman, per intercessione di Harry Hart (Firth) un vecchio amico del padre a cui deve la vita. Missione: impedire il folle piano di un milionario (Jackson) che mira ad annientare la popolazione mondiale. Brioso film di spionaggio a metà strada tra Agenti Speciali e James Bond. Numerose scene da antologia (una su tutte la scazzottata all'interno del pub). Unica nota stonata, il doppiaggio riservato al personaggio interpretato da Michael Jackson. Un piacere rivedere Mark Hamill, il Luke di Guerre Stellari, sul grande schermo. Empire Awards per il Miglior film britannico e il Miglior debutto maschile a Taron Egerton

La giuria ***

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(Runaway Jury, Stati Uniti, 2003) di Gary Fleder, con Gene Hackman, Dustin Hoffman, John Cusack, Rachel Weisz, Bruce McGill Nicholas Easter (Cusack) viene scelto come giurato in un processo che vede in causa la moglie, assistita dall'avvocato Wendall Rohr (Hoffman) di una vittima di sparatoria contro un'industria di armi. I legali di questa compagnia si avvalgono della collaborazione di Raking Fitch (Hackman) per la selezione della giuria. Easter in realtà cercherà di manovrare la giuria per vendicare la morte di un'amica anche lei vittima di una sparatoria. Legal thriller piuttosto convenzionale dove Hoffman e Hackman gigioneggiano da par loro. Premio del pubblico al Courmayeur Noir Festival

L'uomo della pioggia ****

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(The rainmaker, Usa, 1997) Di Francis Ford Coppola, con Mat Damon, Danny DeVito, Claire Danes, Jon Voight, Danny Glover, Mickey Rourke, Roy Scheider. Appena laureatosi in giurisprudenza, Rudy Baylor si scontra subito con la realtà dei fatti. Il bisogno di lavorare lo porta a cercare clienti e casi legali ovunque sia possibile, ma ciò significa frequentare tipi di dubbia fama per sbarcare il lunario mentre, allo stesso tempo, vuole combattere le ingiustizie di un sistema che favorisce i ricchi e i potenti. Rudy viene assunto da Bruiser Stone, avvocato legato alla criminalità. Qui conosce Deck Shifflet, praticante che non ha mai superato l'esame di abilitazione all'albo degli avvocati ma che conosce tutti i retroscena del sistema. Grazie al professore del corso di "Diritto della terza età", entra in contatto con Dot Black, una donna il cui figlio sta morendo di  leucemia  e al quale l'assicurazione non vuole riconoscere alcuna indennità per le cure. Rudy, che st

The Terminal ******

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(Usa, 2004) di Steven Spielberg, con Tom Hanks, Stanley Tucci, Catherine Zeta Jones, Diego Luna, Zoe Saldana, Chi McBride Viktor Navorski (Hanks) atterra dalla Kracozia a New York, ma nel suo paese scoppia una guerra civile e il suo visto non è più valido, pertanto è costretto a rimanere all'interno dello scalo: se uscisse sarebbe arrestato. La lunga "reclusione" lo porterà a fare amicizia con un folto numero di simpatici personaggi, a partire da Amelia (Zeta Jones), gentile assistente di volo e inimicarsi il dispotico direttore dello Scalo (Tucci). Commedia superlativa, ingiustamente snobbata dal grande pubblico con un Stanley Tucci in grande spolvero che spesso ruba la scena ad un sempre ottimo Tom Hank. Menzione d'onore per la colonna sonora e il doppiaggio. Catherine Zeta Jones sempre splendida.

Kingsman - il cerchio d'oro **

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(Kingsman: the golden circle, Regno Unito, USA, 2017) di Matthew Vaughn, con Colin Firth, Taron Egerton, Julianne Moore, Halle Barry, Mark Strong, Eltohn John, Channing Tatum, Jeff Bridges, Michael Gambon, Bruce Greenwood, Emily Watson. Ritorna l'agente Galahad (Egerton) dei Kingsman e questa volta il nemico è una boss della droga (Moore) che ha alterato tutte le droghe del mondo, ricattando il presidente degli Stati Uniti (Greenwood) per rilasciare l'antidoto. Ad aiutare i Kingsman i colleghi americani della Stateman, analoga agenzia guidata da Champion (Bridges). Un cast di tutto rispetto, con ben cinque fra nominati o vincitori di premio Oscar, per un film un po' sconclusionato, meno originale e british del precedente (eh per forza ci sono gli americani)

Il nome della rosa ******

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(The name of the rose, Italia, Germania Ovest, Francia, 1986) di Jan Jacques Annaud, con Sean Connery, Christian Slater, F. Murray Abraham, Michael Lonsdale, Ron Perlman. Nel 1327, alcuni terribili omicidi sconvolgono un'abbazia benedettina sperduta tra le Alpi piemontesi. Nel monastero dovrà svolgersi un' importante disputa sulle tesi dell'Ordine francescano a cui è chiamato a partecipare il dotto frate inglese Guglielmo da Baskerville, che giunge all'abbazia insieme al suo giovane novizio, Adso da Melk. L'abate, conoscendo il passato da inquisitore di Guglielmo, gli affida il delicato caso delle morti avvenute dentro il monastero, in quanto molti sono convinti che siano state causate dalla mano del maligno e la prova è il fatto che le vittime avevano le dita e la lingua di un intenso colore nero. Guglielmo non è però convinto da questo dettaglio, e ritiene che l'assassino si trovi, in realtà, all'interno dell'abbazia. (fonte testo wikipedia) Capoloav

L'era glaciale - In rotta di collisione ***

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(Ice Age: Collision Course, Stati Uniti, 2016) di Mike Thurmeier e Galen T. Chu, con le voci in originale di Ray Romano: Manny John Leguizamo: Sid Denis Leary: Diego Adam DeVine: Julian Jesse Tyler Ferguson: Shangri Llama Max Greenfield: Roger Jessie J: Brooke Nick Offerman: Gavin Keke Palmer: Pesca Josh Peck: Eddie Simon Pegg: Buck, Pitagora Buck, Robo Buck Seann William Scott: Crash Wanda Sykes: Nonnina Jennifer Lopez: Shira Queen Latifah: Ellie Stephanie Beatriz: Gertie Neil deGrasse Tyson: Neil deBuck Weasel Michael Strahan: Teddy Lilly Singh: Misty, Bubbles Chris Wedge: Scrat e in italiano di  Filippo Timi: Manny Claudio Bisio: Sid Pino Insegno: Diego Niccolò Guidi: Julian Roberto Gammino: Shangri Llama Marco Vivio: Roger Veronica Puccio: Brooke Roberto Draghetti: Gavin Isabelle Adriani: Pesca Lee Ryan: Eddie Massimo Giuliani: Buck Francesco Pezzulli: Crash Cristina Noci: Nonnina Hong-hu Ada Perotti: Shira Ro

Colpevole di innocenza ***

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(Double jeopardy, Stati Uniti, 1999) di Bruce Beresford, con Ashley Judd, Tommy Lee Jones, Bruce Greenwood, Annabeth Gish, Roma Maffia. Elizabeth (Judd) viene accusata dell'omicidio del marito (Greenwood) e viene condannata. In carcere, durante una telefonata al figlio, scopre che il marito è vivo e vegeto. Uscirà poi su libertà vigilata e affidata all'agente Lehman (Lee Jones) con l'obbiettivo di vendicarsi del complotto e riavere il figlio. Brillante poliziesco dove si vede la mano di un regista esperto. Il titolo originale fa riferimento al fatto che Elizabeth già condannata per l'omicidio del marito lo potrà uccidere una "seconda" volta senza subire un altro processo. Blockbuster Entertainment Awards come Miglior attrice in un film di suspense a Ashley Judd

Pane e tulipani ******

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(Italia, 2000) di Silvio Soldini, con Licia Maglietta, Bruno Ganz, Antonio Catania, Giuseppe Battiston, Marina Massironi, Felice Andreas, Tiziano Cucchiarelli Rosalba (Maglietta) viene dimenticata, durante una gita, dalla comitiva di vacanzieri - tra i quali il marito (Catania) - all'autogrill. Invece di tornare a casa a Pescara decide di concedersi una "vacanza" a Venezia dove conosce lo strano cameriere Fernando (Ganz) e altre simpatiche figure. Film poetico e divertente, sospeso quasi in un'atmosfera fiabesca. Finale da incorniciare. David di Donatello Miglior film a Silvio Soldini Miglior regista a Silvio Soldini Miglior sceneggiatura a Doriana Leondeff e Silvio Soldini Migliore attrice protagonista a Licia Maglietta Migliore attore protagonista a Bruno Ganz Migliore attrice non protagonista a Marina Massironi Migliore attore non protagonista a Giuseppe Battiston Migliore fotografia a Luca Bigazzi Miglior sonoro a Maurizio Argentieri Nastri d'ar

Stanlio & Ollio ***

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(Stan & Ollie, Stati Uniti, Regno Unito, Canada, 2018) di Jon S. Baird, con Steve Coogan, John C. Reilly, Shirley Henderson, Danny Huston. Malinconico film che ripercorre la parte finale della carriera del celebre duo comico, più precisamente la tournée nel Regno Unito e Irlanda. Il film non ha ovviamente il brio delle gag che a tutti noi hanno fatto ridere e se vogliamo nella prima parte è anche un po' noioso. Decisamente meglio la seconda quando vira sul registro più marcatamente malinconico. I due protagonisti (Coogan, Reilly) superlativi. Menzione d'onore per il trucco e la colonna sonora.