Altroché Chris Pratt, il nuovo Indiana Jones è Alan Grant - Nostra recensione di Jurassic World Il dominio (***)
Altroché Chris Pratt*, il nuovo Indiana Jones è Alan Grant. Sì lo sappiamo il primo è un attore e il secondo un personaggio (magistralmente interpretato da Sam Neill) ma se si dovessero fare nuovi film su un avventuriero con il cappello - anche eventualmente senza frusta - e se su un rebooth di Indiana Jones ci dovesse essere il veto di uno tra Lucas, Spielberg e Harrison Ford, si potrebbe pensare di fare pellicole con protagonista il paleontologo della saga jurassica, in fondo crediamo che Sam Neill (che lo ha interpretato in tutti e tre i film dove è comparso il personaggio) sarebbe meno schizzinoso di Ford nel vedere un altro attore al suo posto (anche se Sam Neill con barba e capelli brizzolati è fico sul serio**).
Venendo all'ultima pellicola sui dinosauri: sicuramente il più complesso, dal punto di vista dello sviluppo narrativo e forse anche il più bondiano di tutta la saga, un pelino noioso, ma la scena in cui compare Alan Grant (che assomiglia all'inquadratura in cui si vede per la prima volta Harrison Ford nei panni di Indiana Jones in I Predatori dell'Arca Perduta) accompagnata dal celebre tema firmato da John Williams, riscalda veramente i cuori e vale il prezzo del biglietto (o del noleggio... o dell'abbonamento amazon prime). Ottima pure la colonna sonora firmata Michael Giacchino.
* In ogni caso l'attore più adatto a raccogliere, eventualmente, l'eredità di Harrison Ford che tra le altre cose fu preso in considerazione proprio per il ruolo di Alan Grant
** Deve essere una malattia comune a tutti quelli che hanno interpretato James Bond, invecchiano bene, vedi Sean Connery e Pierce Brosnan. Sam Neill fece un provino per la parte.
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