Indipendence day è un grande film di fastascienza

 No, non mi sono sbagliato, era mio padre che invece di dire fantascienza diceva fastascienza e la pellicola di Roland Emmerick è molto fastosa indubbiamente.


Quando lo andai a vedere al cinema la prima volta, nell'anno di uscita, non ne rimasi particolarmente entusiasta, sì mi avevano colpito le scene di distruzione di massa (in gran parte anticipate da trailer e servizi tv), sì ritmo avvincente ma mi aveva fatto dire "Beh, tutto qua?" e mi domandai "Chissà cosa sarebbe venuto fuori se a dirigerlo fosse stato Steven Spielberg?" (Anni dopo quando uscì il suo La guerra dei mondi, la delusione fu più cocente) e dire che le precedenti pellicole di Emmerick (Universa Soldier e Stargate non mi erano dispiaciute). Poi dopo, ogni volta che avevo occasione di rivederlo (pure sulla nave che mi portò durante la naja in Sicilia a fare i vespri) mi entusiasmava sempre di più e ora, a ogni passaggio televisivo, sono davanti alla tv ad aspettarlo e a entusiasmarmi per le scene "faste", quelle più leggere come la mal interpretata "proposta di matrimonio" tra Will Smith e il suo commilitone, la scoperta dell'area 51, la morte della first lady, e tutte quelle d'azione, a cominciare dal Presidente degli Stati Uniti che guida la controffensiva finale. 

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